24 Ago Quando preoccuparsi per sangue occulto nelle feci?
Quando si parla di sangue occulto nelle feci ci si riferisce alla presenza di sangue non visibile a occhio nudo nelle feci. Questo sanguinamento può derivare da diverse aree del tratto gastrointestinale, inclusi il colon e il retto; talvolta, le tracce ematiche possono essere individuate solo attraverso specifici test di laboratorio, che rilevano l’emoglobina presente nelle feci.
Sangue occulto nelle feci: cause
Il sangue occulto nelle feci può essere causato da diverse condizioni del tratto gastrointestinale. Eccone alcune.
- Polipi del colon: sono escrescenze benigne che possono sanguinare, e talvolta possono evolvere in tumori maligni se non trattate tempestivamente.
- Emorroidi: possono causare sanguinamento, specialmente durante la defecazione.
- Ragadi anali:sono piccole ferite o lacerazioni superficiali che si verificano nella pelle della zona anale e che possono provocare sanguinamento.
- Diverticoli: sono le protuberanze della parete del colon che possono sanguinare in caso di infiammazione o rottura.
- Infezioni intestinali: alcune possono causare infiammazione del tratto gastrointestinale e sanguinamento.
- Ulcere intestinali: lesioni nella mucosa dell’intestino, possono provocare dolore addominale, sanguinamento nelle feci e sintomi come nausea e perdita di peso.
- Gastriti: infiammazioni della mucosa gastrica, possono causare sintomi come dolore addominale, bruciore di stomaco e nausea.
Sintomi della possibile comparsa di sangue nelle feci
Ci sono dei segnali d’allarme che, se si presentano, possono indicare la presenza di sangue occulto nelle feci.
- Feci scure o nere: la presenza di sangue può causare feci scure o nere, dovute alla degradazione dell’emoglobina nel tratto gastrointestinale.
- Sanguinamento durante la defecazione: in alcuni casi, il sangue occulto nelle feci può causare sanguinamento evidente durante la defecazione. Il sangue potrebbe essere presente sulla carta igienica o nel water dopo la defecazione.
- Diarrea persistente: in alcune persone, il sangue nelle feci può essere associato a episodi di diarrea persistente, che possono essere causati da diverse condizioni del tratto gastrointestinale.
- Dolore addominale: alcune persone con sangue occulto nelle feci possono sperimentare dolore addominale, crampi o gonfiore.
- Vomito frequente
Nel caso in cui si notino questi sintomi è fortemente consigliato un esame del sangue occulto nelle feci, per diagnosticare o scongiurare eventuali problemi.
Quando fare l’esame delle feci?
L’esame del sangue occulto nelle feci è particolarmente importante per il monitoraggio del tumore al colon-retto e fa parte dei programmi di screening per le persone tra i 45 e i 69 anni. Tuttavia, se si manifestano sintomi come diarrea persistente, dolore addominale prolungato, nausea o vomito frequenti, è fondamentale sottoporsi a questo esame anche in altre età. Inoltre, il test è raccomandato per le persone con fattori di rischio noti, come la familiarità per tumori del colon-retto, malattie infiammatorie croniche intestinali, diabete di tipo 2 o una storia di poliposi adenomatosa familiare.
Quanto tempo ci vuole per l’esito del sangue occulto nelle feci?
Dopo aver eseguito correttamente la raccolta del campione delle feci, i tempi di consegna dell’esito possono variare. In genere, l’esame del sangue occulto nelle feci fornisce esiti tempestivi: i risultati verranno comunicati entro pochi giorni. In caso di esito positivo, sarà necessaria un’ulteriore indagine tramite colonscopia per confermare la presenza di polipi o altre anomalie.
Cosa vuol dire quando l’esame delle feci è positivo?
Il test per la ricerca del sangue occulto nelle feci positivo, non è un indicatore assoluto della presenza di polipi o tumori del tratto gastrointestinale. Alcune condizioni meno gravi, come emorroidi, lesioni da stitichezza, ragadi e diverticoli, possono causare sanguinamento e dare esito positivo al test, tuttavia, l’esame è fondamentale per individuare tempestivamente anomalie del tratto gastrointestinale e intervenire prontamente.Se dunque l’esito è positivo, sarà necessario contattare il proprio medico per una valutazione medica approfondita.