01 Mag Test genetico E-Ready: strumento per datare la finestra di impianto
Se sei entrato nel mondo della procreazione assistita e vuoi godere di tecniche di ultimissima generazione per portare a termine il tuo obiettivo, ricorrere ad un test genetico E-Ready è un modo moderno e attuale per datare la finestra di impianto.
Parliamo di una tecnica che è stata messa a punto da Eurofins Genoma Group e viene eseguita presso il nostro laboratorio, nello spirito di un mood all’avanguardia e della ricerca di soluzioni funzionali per tutti i nostri pazienti.
Vediamo quindi in cosa consiste questo test genetico, ma prima capiamo cosa si intende per finestra d’impianto e come necessità di essere sfruttata per proseguire con una gravidanza vera e propria.
Finestra d’impianto: in cosa consiste?
Quando si attua una fecondazione assistita, è necessario avere il pieno controllo sulla recettività dell’endometrio, che generalmente si verifica attorno al giorno 19-21 dell’intero ciclo mestruale.
Se non esiste sincronicità tra impianto e ricettività, le probabilità che la tecnica fallisca è molto elevata, obbligando a tentare nuovamente o portando a una rinuncia.
La finestra di impianto è proprio l’individuazione esatta del momento propizio, quando è più possibile che la fecondazione avvenuta in vitro prosegua la sua crescita e il suo sviluppo nel corpo.
Affinché questa sia calcolata alla perfezione a seconda del ciclo mestruale di ogni donna, è stato messo a punto il test genetico E-Ready, che di seguito andremo ad analizzare nel dettaglio.
Prima di spiegare di cosa si tratta, è importante specificare che deve essere eseguito solo da personale altamente qualificato, sia nella fase del prelievo che nell’’analisi in laboratorio, affinché i dati raccolti siano realistici e utili al conseguimento dell’obiettivo finale.
In cosa consiste il test genetico E-Ready
Il test genetico E-Ready si pone come obiettivo primario quello di misurare la ricettività dell’endometrio.
Questa si basa su alcune fasi fondamentali, che sono la proliferazione, la decidualizzazione e la risposta immunitaria.
Valutando questi elementi e facendo un’analisi accurata, è possibile circoscrivere una finestra d’impianto che sia la più affidabile possibile, in modo da assicurare una percentuale più elevata di riuscita della fecondazione assistita.
Piuttosto che affidarsi a dati empirici che non sono sempre attendibili, meglio ricorrere a un metodo scientifico che ha fornito ottimi riscontri nel tempo e sta aiutando le donne che iniziano il proprio percorso a portarlo a termine con maggiore efficacia e con un numero inferiore di tentativi non andati a buon fine.
Chi può usufruire del test genetico E-Ready
Il test genetico E-Ready si rivolge ad alcune specifiche categorie di donne in età fertile ed è propedeutico a individuare la migliore finestra d’impianto se si vuole terminare con successo una procedura di fecondazione assistita.
Si tratta di coloro che si sono già sottoposte a cicli PMA ma non hanno raggiunto lo scopo prefissato, a causa del mancato impianto e del fallimento dell’intera fecondazione, dovendo ripetere da capo l’operazione o rinunciando al proprio desiderio.
Sono comprese nel target di riferimento anche chi è al primo trattamento PMA e vuole renderlo più efficace possibile ed evitare un secondo trattamento, oppure le donne che presentano un endometrio sottile, che necessita di essere analizzato con più cura per trovare la migliore finestra d’impianto a disposizione.
Come si esegue un test genetico E-Ready
Per eseguire correttamente un test genetico E-Ready è necessario prelevare un campione, da analizzare in laboratorio per stabilire i parametri di cui abbiamo parlato in precedenza.
Il momento esatto nel quale avviene il prelievo è stabilito dalla struttura dove si esegue il trattamento, ma solitamente si tratta di una fase del ciclo tra queste indicate.
Parliamo, nello specifico, del giorno 7 dopo il picco di LH, ma solo se ci si basa sul ciclo mestruale naturale.
In alternativa, se si è optato per una stimolazione con il progesterone, allora si tratta del giorno 5 dopo essersi sottoposte al trattamento.
Il nostro team di esperti saprà elaborare l’approccio migliore in base alla tua specifica condizione, illustrandoti il percorso passo dopo passo e utilizzando il test genetico E-Ready per individuare la migliore finestra di impianto per la tua fecondazione assistita.
Ricorrere a seri professionisti del settore è consigliato quando si esegue un test genetico E-Ready, in quanto parliamo di analisi accurate e precise che possono determinare l’ottima riuscita della fecondazione assistita.
Il test genetico E-Ready è uno dei metodi più moderni e attuali per ritagliare un lasso di tempo più sicuro nel quale eseguire il tuo impianto.
Se hai scelto di intraprendere il tuo percorso di fecondazione assistita, sottoporti a questo esame significa aumentare notevolmente le chance di successo e raggiungere il tuo scopo in tempi rapidi.
È molto importante trovarsi davanti un medico preparato e umano mentre si esegue un percorso delicato come quello della fecondazione assistita, che faccia il possibile affinché la procedura si attui correttamente e si possa arrivare a una gravidanza da portare a termine.