10 Mag Esame per la celiachia: come si arriva alla diagnosi?
La celiachia è una patologia autoimmune che colpisce circa l’1% della popolazione italiana, ma che spesso passa inosservata. Difatti, solitamente, le persone non danno troppo peso a sintomi, riconducendoli a casi isolati per motivi ignoti. In realtà, potrebbero essere i segnali che il vostro corpo è intollerante al glutine.
Alla base dell’intolleranza c’è un’infiammazione dell’intestino, causato quando il glutine presente nei cibi entra in contatto con l’intestino tenue. Il sistema immunitario attacca i tessuti dell’organo stesso producendo degli anticorpi particolari, causando appunto l’infiammazione che rallenta l’assorbimento delle sostanze nutrienti, provocando diversi sintomi.
E’ importante stare attenti e fare l’esame per la celiachia, soprattutto per le donne e bambini, nel caso in cui siano presenti alcuni sintomi. Nelle donne la celiachia può provocare delle irregolarità a livello di ciclo mestruale, mentre nei bambini può portare problemi nella crescita.
Guida ai sintomi della celiachia
Oltre all’infiammazione dell’intestino tenue, i sintomi maggiori di cui soffrono gli intolleranti sono:
- diarrea o stipsi: se il corpo (e in particolare l’intestino) non riesce ad assimilare alcuni alimenti, li elimina direttamente in forma di diarrea. Controllare le feci è sempre importante, poiché è una prova per capire se non si digeriscono alcuni alimenti o se ci sono intolleranze.
- gonfiore addominale: l’infiammazione causata dal glutine porta gonfiori e dolori alla zona addominale. Anche questo è un segnale molto comune.
- perdita di peso e stanchezza: se la celiachia ostacola l’assorbimento dei nutrienti, ci sarà una pericolosa perdita di peso e una stanchezza non indifferente.
Come si fa l’esame per la celiachia?
Per diagnosticare la celiachia, ci sono diversi esami che si possono effettuare. L’esame per la celiachia più veloce ed efficace è quello del sangue, e la ricerca di alcuni particolari anticorpi. Infatti, se si è celiaci vi sarà un elevato dosaggio di anti-transglutaminasi tissutale (anti-tTG). Quindi, con un semplice prelievo si potrà confermare la celiachia guardando il valore di questi anticorpi.
L’importanza degli anti-tTG per la celiachia
Quando un paziente è affetto da celiachia, significa che il proprio sistema immunitario sta producendo degli autoanticorpi, la causa di malattie autoimmuni.
Con la celiachia, il corpo produce gli anti-tTG responsabili della mancata assimilazione di alcuni alimenti, infiammando invece le pareti dell’intestino tenue.
Altri test per la celiachia
Ci sono anche altri test per la celiachia. Se l’esame del sangue non lascia dubbi, prima del prelievo è comune che gli specialisti propongano al paziente altri esami, come una “semplice” dieta o in casi particolari una biopsia, esame molto più invasivo.
Dieta senza glutine
Sia per i soggetti intolleranti che per chi non ha problemi nell’assorbimento del glutine, una dieta “gluten free” non fa mai male. Nel caso di sospetta celiachia, è un test che non ha la stessa validità di un esame, ma aiuta a orientarsi nella strada giusta per una diagnosi.
Si basa semplicemente nell’eliminare dalla dieta tutti quegli alimenti che contengono glutine, orientandosi invece a cibi più semplici e privi della proteina che causa l’intolleranza. Generalmente, in ogni supermercato ci sono sezioni riservate a questi alimenti.
Facendo questo primo test per la celiachia, si potrà prevedere con più facilità il risultato dell’esame del sangue.
Biopsia intestinale
La biopsia consiste nel prelievo di un piccolo campione di mucosa, che sarà poi analizzato in laboratorio. Durante la fase di analisi, si controlleranno le condizioni dei villi intestinali, i primi a non funzionare correttamente a contatto con il glutine. A differenza dell’esame per la celiachia eseguita con il prelievo ematico, la biopsia è un test particolarmente invasivo ma più sicuro per confermare l’intolleranza al glutine.
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