06 Lug Picco glicemico: cos’è e come evitarlo
Il picco glicemico è una condizione che si verifica ogni volta che mangiamo cibi ricchi di carboidrati semplici, i quali fanno salire in fretta i livelli di glucosio nel sangue. Il picco glicemico, infatti, dipende dal fatto che gli zuccheri semplici sono di facile digestione, pertanto arrivano velocemente al torrente circolatorio.
Cos’è un picco glicemico
Per comprendere cos’è un picco glicemico è importante capire come avviene il processo di digestione. Quando mangiamo, i carboidrati vengono scomposti in sostanze più semplici, tra cui il glucosio. Vengono poi trasportati dai vasi sanguigni per fornire nutrimento alle cellule del nostro corpo. Questo spiega perchè i livelli di glucosio nel sangue cambiamo durante il corso della giornata.
Il tipo e la qualità di alimenti che ingeriamo influenzano i livelli di glucosio, che diventano più alti con i carboidrati semplici. La glicemia è regolata da un meccanismo ormonale dovuto alla produzione di insulina da parte del pancreas la quale permette alle cellule di recuperare e immagazzinare glucosio dai vasi sanguigni. Bassi livelli di insulina determinano dunque un accumulo di glucosio nel sangue.
Quando assumiamo alimenti contenenti in maggior parte carboidrati complessi, ad esempio ricchi di fibre, che richiedono più tempo per poter essere demoliti e assorbiti, i livelli di glucosio nel sangue aumenteranno gradualmente e di conseguenza scenderanno anche più lentamente evitando la formazione del picco glicemico.
Se scegliamo alimenti semplici, il livello del glucosio aumenta repentinamente e altrettanto velocemente scende determinando un crollo della glicemia. In questo modo si è verificato il picco glicemico. Il picco glicemico costringe il pancreas a produrre l’insulina per eliminare il glucosio dal sangue e portarlo ai tessuti, quando il glucosio è in eccesso, però, e non riesce a essere smaltito tutto, viene conservato come grasso nei tessuti. Accumulandosi, il grasso favorisce l’aumento di peso e l’infiammazione dei tessuti.
Quando si ha un picco glicemico quali sono le conseguenze?
Una delle conseguenze più importanti determinate dal picco glicemico è l’azione esercitata dall’insulina che inibisce anche la lipolisi, cioè la mobilizzazione e l’utilizzo dei grassi di riserva, impedendo così l’utilizzo delle riserve energetiche e favorendo ancor più l’accumulo.
A volte, quando il glucosio nel sangue è in eccesso, si verificano dei meccanismi patologici per cui le cellule diventano insensibili all’azione dell’insulina e questo può portare all’insulino-resistenza e succesivamente anche al diabete.
Se quindi l’azione normale dell’insulina è quella di favorire l’utilizzo del glucosio da parte delle cellule per ricavarne energia, se stimolata maggiormente, è in grado di favorirne l’accumulo sotto forma di grasso. Il verificarsi continuo dei picchi glicemici può, quindi, favorire a lungo termine l’insorgenza di malattie metaboliche con il coinvolgimento dell’apparato cardiovascolare, poiché l’accumulo dei grassi mette a serio rischio la salute dell’apparato cardiovascolare e di tutti gli organi in generale, dal momento che l’eccesso di grasso è anche sinonimo d’infiammazione.
Quando si ha un picco glicemico il nostro organismo ne risente, i sintomi possono essere lievi oppure più intensi e a carico di vari organi. In generale, i segnali di un picco glicemico consistono in:
- Bisogno improvviso di bere, cioè una sete spesso insaziabile e quindi la sensazione di avere la bocca asciutta;
- Sonnolenza post-prandiale;
- Sensazione di vertigini o capogiri;
- Affaticamento e perdita di concentrazione;
- Nausea;
- Pelle secca e prurito;
- Tachicardia;
- Irritabilità;
- Vista sfocata.
Come evitare picchi glicemici?
I picchi glicemici possono essere tenuti sotto controllo attraverso un’alimentazione bilanciata e l’attività fisica moderata ma costante.
Per evitare i picchi glicemici dovremmo moderare il consumo di dolci, che dovrebbero comunque essere assunti nell’ambito di un pasto a basso indice glicemico, cioè un pasto che contenga anche proteine e carboidrati complessi, che sono in grado di mitigare l’eventuale picco glicemico provocato dal dolce.
Se desideri tenere sotto controllo il picco glicemico, puoi rivolgerti al nostro laboratorio medico per eseguire l’esame della curva glicemica (o meglio curva da carico orale di glucosio, definita anche con l’acronimo inglese OGTT), un test utilizzato per la diagnosi del diabete mellito.
L’esame misura i valori della glicemia con un prelievo eseguito a digiuno e due ore dopo l’assunzione di una soluzione glucosata per via orale.
Laboratorio Diego Angeli esegue l’esame per il controllo del picco glicemico: contattaci per maggiori informazioni!